Ah, no! Volti la pagina, signora! Se lei volta la pagina, vi legge che non c'è più pazzo al mondo di chi crede d'aver ragione! (Il berretto a sonagli)

domenica 14 marzo 2010

Rimini: "Da Rembrandt a Gaugin a Picasso. Capolavori del Museum of Fine Arts di Boston"

Peccato che ormai sia quasi terminata (è stata infatti prorogata fino al 21 Marzo 2010), ma è davvero bella la mostra al Castel Sismondo di Rimini che espone 65 opere della pittura europea dal Cinquecento al Novecento prestate dal Museo delle Belle Arti di Boston. Si possono ammirare opere di artisti come Van Dyck, Velázquez, Gauguin ,Van Gogh, Manet, Monet, Cézanne, Tiepolo, Matisse, Picasso e di tanti altri, divise in sei sezioni.
La mostra infatti non è organizzata secondo un ordine cronologico, ma secondo tematiche che permettono di riunire insieme opere di pittori di epoche assai diverse cercando così di mostrarne non solo le inevitabili differenze, ma anche richiami e somiglianze.
Si possono vedere numerosi ritratti, da quelli più realistici e particolareggiati, tipici del XVII secolo, ai più innovativi, come per esempio una delle opere cubiste di Picasso che raffigura una donna; ma anche interni, nature morte...
La sezione a parer mio più bella ed interessante è quella relativa ai paesaggi, dove sono raccolti quadri di Corot, Constable, molti dipinti di Monet e degli impressionisti. Proprio di Monet colpiscono i famosi dipinti delle "serie", le raffigurazioni della cattedrale di Rouen o delle Ninfee di Giverny che il p
ittore coglie in momenti particolari della giornata, realizzando un gran numero di varianti dello stesso soggetto cercando ogni volta di catturare i diversi riflessi di luce che investono la scena, in una sperimentazione del tutto particolare.
Questa sezione, inoltre, prese
nta un quadro di Van Gogh che, inevitabilmete, ha catturato la mia attenzione! "Case ad Auvers" è uno dei tanti dipinti che l'artista realizza ad Auvers-sur-Oise, un paesino vicino a Parigi dove si traferisce per farsi curare dal dottor Gachet, poco prima del suicidio. Spicca in quest'opera il tormento dell'anima dell'artista, il dissidio tra la speranza, la gioia di vivere che si nota nella capanna in primo piano, rifinita nei minimi particolari, e l'angoscia, trasformata nell'essenzialità delle case sullo sfondo e soprattuto nel cielo, come sempre specchio dell'animo del pittore, con le sue vorticosi nubi.
Consiglio dunque di visitare questa mostra, nel breve tempo che ormai rimane: nonostante il viaggio per raggiungere la città e l'affollamento forse eccessivo delle sale, ne vale veramente la pena!

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